Chi lavora 8 ore in ufficio deve fare almeno 1 ora di movimento al giorno

Stare fermi e seduti fa male alla salute. Serve almeno un’ora di attività fisica al giorno per contrastare i danni causati da 8 ore giornaliere di sedentarietà, quelle comunemente trascorse al lavoro. Non serve scatenarsi in palestra, ma basta anche fare una passeggiata a ritmo sostenuto.
E’ la conclusione a cui è giunto un nuovo studio condotto su oltre un milione di persone e pubblicato sulla rivista The Lancet, che smentisce le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che consigliavano almeno 150 minuti di esercizio a settimana.
LO STUDIO – Un gruppo di ricercatori internazionali guidati dalla Scuola norvegese di Scienze sportive e dalla Cambridge University (Gb) ha scoperto che il rischio di morire è del 9,9% per chi rimane seduto per 8 o più ore al giorno e fa poco esercizio fisico, rispetto al 6,8% di coloro che stanno alla scrivania per meno di 4 ore al giorno e fanno almeno un’ora al giorno di attività quotidiana. Gli esperti hanno seguito i pazienti in un periodo fra i 2 e 18 anni e hanno anche scoperto che l’aumento del rischio di morte associato alla sedentarietà può essere letteralmente cancellato con un minimo di un’ora di attività fisica al giorno.
UN COSTO PER L’ECONOMIA MONDIALE – Lo studio ha inoltre stimato che la sedentarietà costa all’economia mondiale di oltre 67,5 miliardi di dollari annui in spese sanitarie e perdita di produttività, con un peso maggiore a carico dei paesi ad alto reddito. Anche se ci sono stati progressi nello sviluppo di politiche nazionali contro la sedentarietà, troppo spesso non vengono messe in pratica: lo dimostra il 23% della popolazione adulta mondiale e l’80% degli adolescenti che nel 2015 non ha rispettato le raccomandazioni dell’Oms di 150 minuti di attività fisica a moderata intensità. Raccomandazioni tra l’altro più basse rispetto ai 60-75 minuti al giorno che emergono dall’analisi.
Fonte: quifinanza.it